Traducción de la letra de la canción Passaporto per le stelle - Pooh
Información de la canción En esta página puedes leer la letra de la canción Passaporto per le stelle de - Pooh. Canción del álbum Tropico del nord, en el género Поп Fecha de lanzamiento: 10.06.1984 sello discográfico: CGD East West Idioma de la canción: italiano
Passaporto per le stelle
(original)
Era un ragazzo di campagna
Venne un agente e disse: è meglio se
Vieni via con me
Dentro la casa del governo
Vide in persona il presidente che
Volle bere con lui
Poi venne gente con gli occhiali
E macchine viste mai
Eran dottori e generali
Qualcuno disse a lui
Dio ti aiuti cowboy
Era una ragazza di campagna
Agli uomini in divisa domandò:
Torno a casa o no?
Poi nella luce del tramonto
Il vento del deserto la frustò
Il presidente parlò:
Per uno sbaglio e un tradimento
Siamo alla guerra ormai
Due passaporti per le stelle
Li ho firmati io
Dio vi aiuti, addio
Trattenendo i muscoli la macchina tremò
Poi saltò il coperchio e addosso al cielo si scagliò
Un minuto immenso e via
Come in una sinfonia
Sguardi che si toccano e si chiedono chi sei
Forse lui parlò per primo o forse prima lei
Mentre il cielo andava via
Più veloce del pensiero
Era un bellissimo universo
Presero terra di traverso ma
Tutto bene all right
C’erano rocce e vegetali
I fiumi gli animali e un cielo che
Sulla terra non c'è
C’era respiro ed abbondanza
L’alba del mondo e poi
Una fortissima presenza
Che li attraversò
Benvenuti a voi
Benvenuti sulla spiaggia della nuova età
Cuccioli di un mondo che si è cancellato già
Non guardate indietro mai
Non dimenticate mai
Fate nuovi amori fate nuove geografie
Senza cattedrali, generali e nostalgie
Senza più bandiere mai
E che questo sole sia con voi
(traducción)
era un chico de campo
Vino un agente y dijo: mejor si
Ven conmigo
Dentro de la casa de gobierno
El presidente vio en persona que
ella queria beber con el
Luego vino gente con gafas.
Y nunca he visto coches
Eran médicos y generales.
alguien le dijo
Dios te ayude vaquero
ella era una chica de campo
A los uniformados les preguntó:
¿Me voy a casa o no?
Luego, en la luz del atardecer
El viento del desierto la azotaba
El presidente habló:
Por un error y una traición
Estamos en guerra ahora
Dos pasaportes a las estrellas
yo mismo los firmé
Dios te ayude, adios
Sosteniendo los músculos, la máquina se estremeció.
Luego saltó la tapa y se arrojó al cielo.
Un minuto inmenso y lejos
Como en una sinfonía
Ojos que tocan y se preguntan quién eres
Tal vez él habló primero o tal vez ella habló primero